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| Botta e risposta tra i due all'Estoril
 Evidentemente la pista non basta. I piloti hanno così tanta adrenalina che anche dopo una durissima giornata sull’asfalto traditore di Estoril riescono ad "accendersi". Il problema è che questa volta tocca al campione del mondo, Jorge Lorenzo, ad imbattersi nel ricciolo avvelenato di Marco Simoncelli. Teatro, la sala della conferenza stampa che diventa un saloon senza whisky, fumo e pistole.
Chiedono al Sic di commentare le parole di Por Fuera che lo ha giudicato pilota duro, facendo l'esempio del contatto di Valencia, fine 2010. "Mi sembra un esempio sbagliato, a Valencia ero davanti io, ho conservato la tuta con i segni della sua gomma". Non contento: "E poi parla lui, che in 250 ne ha fatte di cotte e di crude, venendo anche squalificato dopo aver steso De Angelis". Lo spagnolo si irrigidisce, il volto si fa scuro."Dico solo che se va tutto liscio, è ok, ma che se ci sarà un altro contatto tra di noi sarà un problema!".
La risposta di Marco è prontissima: “Vorrà dire allora che mi arresteranno!”. Ristata generale che fa imbestialire Jorge: “Cosa ridete, voi? Noi piloti ci giochiamo le pelle in pista e voi ridete?”. Momento di gelo e ripresa delle ostilità con palleggio sterile. La sostanza non cambia nemmeno quando i due si intrattengono ognuno con i giornalisti connazionali. Simoncelli si rilassa subito, Lorenzo è teso e ribadisce la tesi, l’altro guida sporco e deve stare molto attento.
Altra guerra, altro piano, anche se già bastava quella tra Rossi e Stoner. A proposito, il biondino australiano ha detto che gli piace sentire che Vale accusa i colpi e li ribatte. Segno che si andrà avanti ancora per un po'.@sportmediaset.it |
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