Accusare Rossi va di moda, ma il sorpasso con bandiera gialla è la bufala dell'anno.
Chiacchiere, chiacchiere e ancora chiacchiere sul nulla. Così, ecco un piccolo scoop che è andato a bagno in cinque minuti. Così, chi intendeva farne una tigna personalizzata ora finisce fuori bersaglio di brutto, mentre chi ha bisogno di uno spunto per far polemica, continuerà a farlo perché tanto il web ormai serve soprattutto a quello. E se c'è di mezzo Rossi pare ci sia più gusto ancora. È del presunto sorpasso con bandiera gialla di Rossi su Dovizioso che stiamo parlando, ma che non è neppure presunto perchè in realtà, con bandiera gialla esposta, non è MAI avvenuto. Nulla.
Tutto parte da uno scatto fotografico, pubblicato dalla Gazzetta e ripreso qua e là nel web, che vorrebbe dimostrare una violazione non sanzionata.
Eppure, in mancanza di una banalissima videoregistrazione, bastava una telefonata a Franco Uncini o una semplice domanda qualsiasi membro della direzione gara (dove dispongono di telecamere a circuito interno), per scoprire che la realtà era molto diversa da quella raccontata in due foto equivoche e che si rischiava di innescare così una speculazione totalmente priva di fondamento. In questo caso le immagini tv e le testimonianze dei piloti battono la fotografia e 6-0 6-0.
Dunque: la foto in questione ritrae Dovizioso e Rossi appaiati, con Valentino in lieve vantaggio sul Dovi mentre sullo sfondo un commissario sventola la bandiera gialla. Peccato che nella fattispecie non sia Rossi che sta attaccando Dovizioso, ma viceversa. Rossi sta piuttosto resistendo a Dovizioso.
Siamo nel punto in cui qualche istante prima (il ritardo di Rossi e Dovi era di otto secondi) si è verificato l'incidente tra Simoncelli e Pedrosa. Quella è dunque topograficamente la prima bandiera gialla che viene sventolata sulla pista; ma non è nemmeno questo il nocciolo della faccenda, perchè non è questo il frangente in cui i due italiani si sorpassano. Difatti Valentino aveva GIÀ superato Andrea, alla CURVA PRECEDENTE, verso destra, come dimostra il cambio di posizione nella grafica tv (gestito dal gps). E, si badi bene, non poco prima anzi, circa 10 secondi prima, qualche centinaio di metri prima! Invece nel momento dello scatto la curva è verso sinistra ed è Dovizioso che sta appaiandosi a Rossi per cercare di riprendersi la posizione. Quindi, in teoria, sarebbe stato Dovizioso il pilota a rischio sanzione. Cosa non accaduta perchè Andrea (diversamente da Simoncelli) trovandosi all'esterno capisce di non farcela e lascia regolarmente Rossi al suo posto.
Questo è successo, non altro. E questo ha dovuto valutare (in tre minuti, non ne servivano di più) la direzione gara ieri sera dopo che in conferenza stampa un giornalista inglese aveva creato scompiglio domandando a Rossi se si fosse accorto di aver superato Lorenzo con bandiera gialla. Rossi era stupito, ma per forza! Il giornalista inglese non aveva capito niente o aveva visto male (o per niente) la foto, non era Lorenzo ma Dovizioso il pilota che stava accanto a Rossi e tra loro non era successo nulla che meritasse di essere preso in considerazione. Piuttosto, tornando stamattina da Le Mans verso Parigi in treno con Dovizioso che mi spiegava la dinamica ho capito un'altra volta che le benedette bandiere non è facile vederle: "Io quella non l'ho proprio vista - mi ha detto Andrea- Càpita che non si notino sempre e subito. Andiamo molto forte e siamo molto impegnati". Siccome ho letto anche di colleghi, che sul sorpasso hanno incolpevolmente preso fischi per fiaschi andando dietro all'onda, che si dicono a disposizione di Franco Uncini per ricevere chiarimenti, suggerisco di farsi cogliere dal dubbio che Uncini non ci abbia avvertiti tutti uno per uno semplicemente perchè non c'era nulla da dire. E suggerisco a Franco Uncini che invece di preoccuparsi di chiamarci tutti uno per uno pensasse ad una maniera chiara per evitare equivoci che in casi come questo possono portare persino alla calunnia.
Di: Guido Meda
